AGOSTINO CODAZZI

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AGOSTINO CODAZZI

Cartografo romagnolo del XIX sec.

Agostino Codazzi nacque a Lugo il 12 luglio 1793 ed è stato un grande generale, geografo e anche cartografo italiano. Iniziò la sua carriera da generale arruolandosi nell’esercito di Napoleone ed entrando poi a far parte della Scuola Teorico Pratica di Artiglieria a Pavia. Durante l’indipendenza partecipò agli scontri che avvenivano in Sud America e si dedicò al commercio partecipando anche alla nascita della Grande Colombia. Dopo questi avvenimenti incontrò la donna con la quale si sposerà nel 1834, Araceli Fernandez de la Hoz, e dalla quale riceverà otto figli. Sempre durante questo anno esplorò il fiume Orinoco che attraversa tutto il Venezuela; qui è eroe nazionale ed è celebrato come el hombre de las tres patrias (prenderà infatti più avanti la nazionalità). Codazzi ottenne poi molto successo eseguendo le misure topografiche della zona di Maracaibo e tracciò anche le linee di confine tra Ecuador, Colombia e Venezuela. Venne nominato capo di Stato Maggiore e diventò anche governatore dello stato di Barinas, ma non per molto perché a causa di un colpo di stato fu costretto ad abbandonare questa nomina. L’opera che gli diede molto successo anche in Europa fu Atlas fisico y politico de Venezuela, il quale era un atlante delle undici province dello stato del Venezuela. Successivamente diventò generale ritornando nell’ambito militare ma dal 1857 in poi si dedicò solo alla geografia; esplorò soprattutto le zone amazzoniche e andine dell’Ecuador e della Colombia, delle quale pubblicò anche un’opera di 600 pagine. Durante l’esplorazione del territorio andino Codazzi contrasse la malaria, che lo portò alla morte il 7 febbraio 1859 a Espiritu Santu; per questo motivo questo luogo oggi si chiama Agustìn Codazzi. La sua salma si trova oggi a Caracas nel Pantheon Nazionale e a Tovar si trova un monumento in suo onore che risale al 2001 (“l’hombre de las tres patrias”). Di Agostino Codazzi sono presenti ancora oggi nella sua città natale (Lugo): la sua casa, una scuola elementare che porta il suo nome e una via che unisce via Baracca e corso Garibaldi. Inoltre si può anche osservare l’opera da lui progettata intorno gli anni venti dell’ottocento a Villa Serraglio (frazione di Massa Lombarda).

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