SILVESTRO LEGA

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SILVESTRO LEGA

Il Grande Macchiaiolo Romagnolo

Silvestro Lega nacque a Modigliana il l8 dicembre 1826 e morì a Firenze il 21 settembre 1895; fu un grande pittore italiano e insieme a Giovanni Fattori e Telematico Signorini uno fra i maggiori esponenti del movimento dei macchiaioli. Sin da piccolo mostrò di essere predisposto per il disegno, studiando dal 1838 nel collegio degli Scolopi di Modigliana; nel 1843 si iscrisse all’Accademia di Belle Arti a Firenze, dove poi seguirà solo in privato la scuola accademica di nudo. Nel 1848 è partecipe nella guerra contro l’Austria, per poi ritornare a Firenze l’anno dopo e passare nel 1850 nello studio di Antonio Ciseri; quest’ultimo lo incoraggiò a dipingere il suo primo quadro che si chiama l’Incredulità di san Tommaso. Inoltre nel 1852 Lega vinse un concorso grazie alla tela David che placa col suono dell’arpa le smanie di Saul travagliato dallo spirito malo. Più avanti si avvicinerà sempre di più al realismo a causa della sua frequentazione del ritrovo artistico del Caffè Michelangelo; diventerà anche socio dell’Accademia degli Incamminati di Modigliana. Lega ricevette anche numerosi incarichi per la sua bravura, uno dei primi fu il Cantone di quattro lunette per la chiesa della Madonna del Cantone, La peste, la carestia, il terremoto e la guerra (commissionato dalla Pia Opera). La famiglia Batelli fu molto importante per il pittore, perché oltre ad essere loro ospite, qui incontrò anche la figlia maggiore Virginia con la quale si legherà poi sentimentalmente. Insieme ad altri pittori istituisce la scuola di Piagentina, dove dipinge uno dei suoi quadri più famosi che gli fa ottenere la medaglia d’argento all’Esposizione Nazionale di Parma del 1870. Questo però non è un anno facile per Lega poiché la morte della sua compagna Virginia lo fa entrare in una depressione profonda, acuita già da una malattia che aveva agli occhi. Nel 1878 e 1879 partecipa all’Esposizione Universale di Parigi prima con Il cuoco, poi con La lezione. Successivamente frequenta la famiglia Tommasi e la famiglia Bandini; presso quest’ultima inizia a dipingere le Gabbriggiane che erano paesaggi e figure locali. Nel 1889 è partecipe nuovamente all’Esposizione Universale di Parigi; purtroppo tra il 1892 e 1893 il disturbo che aveva agli occhi peggiorò notevolmente fino a diventare quasi cieco. Oltre questo peggioramento si aggiunse anche un tumore che lo colpì allo stomaco fino a portarlo alla morte nel 1895.

 

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Data: 02/09/2011

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