MUSEO DELLA MARINERIA

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MUSEO DELLA MARINERIA

Le barche e la loro storia

Il Museo della Marineria è l’unico esistente in Italia e si trova nel porto canale di Cesenatico (FC), il quale è simbolo della città. Si suddivide nella parte “galleggiante” e nella parte “a terra”; la prima è composta dalle barche storiche dell’Alto Adriatico e nella seconda la gente può ammirare diversi aspetti della marineria. Tutte due le sezioni sono state formate, con il tempo, grazie alle iniziative del convegno La marineria romagnola, l’uomo, l’ambiente; grazie a tutto ciò oggi si riscontra un maggior interesse nei confronti della cultura e dell’ambiente marinaro nelle località che vanno da Chioggia a San Benedetto del Tronto. In questo edificio vi sono inoltre vari servizi: una sala convegni, aule didattiche, laboratori, una biblioteca specializzata e locali per mostre. Con l’apertura della Sezione a Terra si forma un sistema culturale che comprende anche altri edifici come la piazzetta delle Conserve, il Teatro Comunale, l’Antiquarium dei reperti storici antichi, medievali e moderni e Casa Moretti coi suoi tesori letterari. Vediamo ora, più nello specifico, da cosa sono caratterizzate le due sezioni: nella Sezione a Terra, sono presenti due imbarcazioni fondamentali della storia della marineria a vela nell’alto Adriatico; queste sono il trabaccolo e il bragozzo. Nella prima parte vengono esposti i materiali e le tecnologie con i quali si costruivano le imbarcazioni, che possono essere anche toccati con mano. Nella seconda parte, invece si possono osservare ancore antiche e moderne tra cui due relitti che risalgono al seicento; inoltre si può anche misurare l’abilità di ciascuno con manovre, nodi e paranchi grazie ad alcune installazioni didattiche. La Sezione Galleggiante invece, è formata da dieci tipi diversi di barche a vela, che si utilizzavano nell’alto Adriatico tra fine Ottocento e prima metà del Novecento. Queste dieci barche sono: il Bragozzo, il Trabaccolo da pesca (Barchet), Battana, Bragozzo d’altura, Lancia, Topo, Paranza e Trabaccolo da trasporto. Trabaccolo da pesca (Barchet) e Bragozzo “San Nicolò” sono invece le due naviganti che possono vedere solo i natanti. Le altre otto sono ormeggiate nello specchio d’acqua del porto canale adibito a Museo e le altre due (Trabaccolo Barchét e Bragozzo San Nicolò), invece, si trovano in un tratto che è percorribile solo dai natanti. Inoltre si possono osservare bene le caratteristiche dei diversi scafi e attrezzature e in estate sono protagoniste le vele: queste sono decorate con vari simboli a seconda della famiglia di pescatori alla quale si apparteneva; vengono anche issate e ammainate da Pasqua fino a fine ottobre, a seconda delle condizioni meteorologiche. Ultimamente sono diventate sempre più diffuse le barche tradizionali restaurate e naviganti ed è nata anche un’associazione che le riunisce grazie ad un calendario estivo di manifestazioni e regate (Mariegola delle Romagne). A questa iniziativa vi partecipa anche il Museo della Marineria di Cesenatico, ma solo con le due imbarcazioni naviganti. Dalla prima domenica di dicembre sino all’Epifania, le barche della sezione Galleggiante sono protagoniste del Presepe della Marineria che nasce nel 1986. Gli artisti di questo presepe sono Tinin Mantegazza, Maurizio Bertoni e Mino Savadori; oltre che dalle barche, il presepe è formato anche da statue di gente comune di un borgo di pescatori, come pescatori, falegnami, pescivendoli ecc.. La prima ad essere stata scolpita è quella del patrono di Cesenatico, cioè quella di San Giacomo; le statue sono tutte a grandezza naturale e in legno di cirmolo e gli abiti in tela irrigidita dalla cera pennellata a caldo. Le statue con il tempo sono aumentate, infatti da 7 nel 1986 sono passate ad essere, oggi, ben 47.


 

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