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MARCO MELANDRI
Campione romagnolo
Marco Melandri, campione romagnolo molto amato da tanti appassionati di motociclismo, nasce a Ravenna il 7 agosto 1982, ed è un talento davvero precoce. A soli 5 anni, la sua passione per la BMX lo porta a disputare anche prove di Coppa del Mondo. Con le minimoto inizia all'età di 8 anni distinguendosi subito per il suo talento. E’ campione italiano di minimoto nel 1992, secondo nel 1993 e di nuovo campione nel 1994.
L'anno successivo viene assunto come collaudatore Honda, e nel 1996 corre e vince la Coppa Honda per il campionato italiano. Nel 1997 viene confermato come collaudatore della Honda per il mondiale della classe 125 cc: l'infortunio di Mirco Giansanti, pilota Honda titolare, è l’occasione di Marco per mostrare il suo talento prendendo il suo posto in gara, esordendo a soli 15 anni in 125.
E’ il più giovane pilota di sempre ad aver vinto un Gran Premio, quando nel 1998, non ancora compiuti i sedici anni trionfa ad Assen, in Olanda.
Nel mondiale del 1998 conclude al terzo posto con due vittorie. Inizia splendidamente l'anno 1999: cinque successi e ottimi piazzamenti, concludendo al secondo posto per un solo punto.
La Aprilia gli diede la possibilità di partecipare al mondiale della 250 cc, che vince. All'età di 20 anni Marco infrange un altro record, è il più giovane campione del mondo nella classe 250, con 9 vittorie su 16 gare. Il ricordo più bello per Marco è la vittoria in al Mugello nel 2002, momento di svolta della stagione e della sua carriera.
In quegli anni la scena internazionale del motociclismo è dominata dai campioni italiani da Loris Capirossi a Max Biaggi, e su tutti il fenomeno Valentino Rossi. E Marco Melandri, un altro giovane italiano, si candida ad essere uno dei più promettenti protagonisti del motociclismo nella MotoGP. Dopo 2 anni non proprio fortunati con la Yamahaa, anche a causa di un infortunio, passa nel 2005 alla Honda del team di Fausto Gresini, affiancando in squadra il pilota spagnolo Sete Gibernau. Vince 2 gare ed è secondo nel Mondiale dietro a Rossi. L'unico che sembra poter competere col campione di Tavullia è proprio il “nostro” Melandri.
Marco è pronto, ragionevole e astuto. Si concentra su ogni gara e la sua crescita è costante ed evidente. Subito dopo le prime gare il distacco che Rossi mette tra sè e i suoi inseguitori sembra incolmabile. Gibernau, un po' per sua sfortuna, un po' per scarsa concentrazione e un po' perchè Valentino Rossi è un fenomeno, rimane indietro.
Nel 2006 trionfa sui tracciati di Francia, Turchia, Australia. Ottiene anche un terzo piazzamento a Donington park, dopo un duello spettacolare con Valentino Rossi, che lo vede al secondo posto. Nella stagione 2007 Marco ha ottenuto 3 podi, è secondo in Francia sotto la pioggia , terzo nel caldo americano e secondo in Malesia dove ha combattuto con il suo futuro compagno di squadra Stoner.
Per la stagione 2008 Marco Melandri ha corso per la Ducati Marlboro Team, al posto di Loris Capirossi, benchè la stagione sia stata molto deludente, avendo ottenuto come miglior risultato un 5° posto nel Gran Premio della Cina. Dopo il Gran Premio di Indianapolis, Melandri ha firmato per la Kawasaki, con cui però non correrà nel mondiale Motogp del 2009; infatti, a causa della crisi economica internazionale, la Kawasaki si è ufficialmente ritirata dalla categoria. Il 1 marzo, però, arriva la svolta. Melandri torna protagonista nella Moto GP con il suo nuovo team Hayate Racing, con cui sta partecipando alla stagione 2009.
Marco trascorre la maggior parte del tempo tra i circuiti del Motomondiale e la sua casa a Derby in Inghilterra, dove si allena con la moto da cross, assieme ai suoi amici. I suoi sport preferiti sono il motocross, il ciclismo e il karting, ama leggere libri ed è anche un grande appassionato di musica tanto da improvvisarsi DJ per gli amici quando capita l'occasione.
Sfortunatamente non può partecipare al GP d’Olanda nel 2010 a causa di un piccolo incidente provocatogli alla spalla durante le prove. Il campionato viene comunque concluso con una decima posizione e 103 punti; al Mugello invece, dopo aver gareggiato con Stoner (4° posizione) e De Puniet (6° posizione), riuscì a posizionarsi al 5° posto. Melandri inizia la stagione 2011 con il suo team Yamaha World Superbike in sella alla Yamaha YZF R1; tutto questo dopo aver annunciato il suo passaggio nel campionato mondiale Superbike nel 2010.
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Gay o bisessuale poco importa, non è l'orientamento sessuale che fa le coppe, e poi sono robe sue, scusa, forza così, sei un mito!
Sono d'accordo con gli altri, dov'è Capirossi?
segnalo anch'io la mancaza tra i miti di Romagna di Loris Capirossi e che è già ora di inserire anche Marco Simoncelli.
Ottima scelta quella di passare in Superbike! Ho avuto un piacere della madonna leggere sui più famosi giornali sportivi del fantastico tempo nelle prove con la Yamaha. Alla faccia di qualcuno, tanti, troppi che ti hanno sempre dato contro. Vai Marco tua sempre tifosa Camilla da Ravenna
..mavalà..sei solo un pò sborone..purtroppo nemmeno permettendolo!..mi piacciono umiltà semplicità e schiettezza...quindi tifo Vale!!!!
ciao Marco sono una tua fan e per me rimani sempre un grande. Anche io come te sono stata dal prof. Porcellini ma a un gomito, perchè sono caduta da cavallo. Un bocca al lupo per il futuro
tanto vale è più bello e più bravo_!!!!
un mito bravissimo e 6 pure bono
Forza Marco! Ti aspetta un inverno di lavoro duro con la tua nuova rossa! Tira fuori la grinta e il cuore per far vedere a tutti quanto vali!!!!
Melandri è un buon pilota ..... ma il MITO è altra cosa. A tale proposito vorrei ricordare come, a cavallo degli anni '70, un romagnolo purosangue esaltò il modello del pilota istintivo, entusiasmando gli appassionati di motociclismo e creando uno storico dualismo con un mostro sacro di questo sport ... GIACOMO AGOSTINI. Quel pilota pagò la sua irruenza morendo in pista (un po' come Villeneuve o Simoncelli) ma da quel MITO che era rimase nel cuore di tanti appassionati ..... la DUCATI gli dedicò una moto storica come la PASO. Quel MITICO MOTOCICLISTA, tutto "palle" e sregolatezza, era RENZO PASOLINI ........ e qui stranamente non compare ......