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SECONDO CASADEI
L'uomo che sconfisse il Boogie
Secondo Casadei, capostipite della canzone dialettale romagnola, è l’espressione più caratteristica dell’anima del territorio, un’artista che lo scrittore e regista Leandro Castellani ha definito nel suo libro “Lo Strauss della Romagna”.
Nel 2006 si sono festeggiati i 100 anni dalla sua nascita, avvenuta a Sant'Angelo di Gatteo (Forlì) il 1° aprile 1906. La tradizione di famiglia gli avrebbe prospettato un futuro da sarto, ma tali progetti furono stravolti da un irresistibile amore per la musica.
Dopo qualche anno Secondo Casadei lascia le lezioni di violino e si dedica alla sua grande passione: la musica da ballo, debuttando a soli 16 anni in un’orchestra, e fondando già a 22 anni una formazione tutta sua. Grandi furono le novità da lui introdotte: la composizione della sua orchestra era di sei elementi, compresi (vera rivoluzione ai tempi) sax e batteria. Da qui ebbe inizio la sua carriera di compositore, che lo portò a produrre oltre mille brani di valzer, mazurke e polche, facendo di lui il fondatore della canzone dialettale romagnola: il “liscio”.
La popolarissima “Romagna mia” (1954), ormai ballata e conosciuta in tutto il mondo anche grazie all'avvento dei juke-box, porta Secondo Casadei alla fama internazionale, ma restano immortali anche brani come “Burdèla Avèra", "Un bès in biciclèta", "Balé burdèli", così come tanti altri. La sua vena è inesauribile e il pubblico lo adora dimostrandogli affetto e simpatia in ogni occasione.
Quando col dopoguerra arriva la musica americana che spopola anche nelle nostre balere, Secondo Casadei non si perde d’animo e difende ostinatamente e con successo il proprio genere. In un’edizione del Resto del Carlino datata 1954, si racconta con ammirazione di una serata in cui l’orchestra Secondo Casadei, acclamata dalla folla, riduce al silenzio a colpi di musica l'altra orchestra in programma per la serata, quella americana, e definendo l’istrionico leader come “l’uomo che sconfisse il Boogie”.
Il “principe del liscio” diviene un mito, una bandiera, e alla fine degli anni 50 la collaborazione con il nipote Raoul porta all’orchestra una nuova energia.
Nel 1966 Secondo Casadei riceve l'onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana e di lui si occupa con grande interesse anche la stampa. Ma chi lo porterà alla grande popolarità nazionale sarà Vittorio Salvetti che lo farà partecipare con uno straordinario successo al suo Festivalbar.
La sua scomparsa, il 19 novembre 1971, lascia un doloroso senso di vuoto in tutti i suoi sostenitori e nell’anima stessa della Romagna. Il testimone passa a furor di popolo al nipote Raoul Casadei, ed in seguito, nel 2000 a suo figlio Mirko, con lo spirito di proseguire una tradizione che è già storia.
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si e' detto di tutto e di piu' sul liscio di romagna ma non si e' parlato del fatto che durante l'estate quaando la gente e' in vacanza ,lamenta che non vi sono balere decenti per il ballo liscio l'unica sala da ballo veramente come si deve e' la ca' del ballo di Ravenna ex ca' del liscio che purtroppo duranta l'estate e' chiusa e riapre a fine agosto,ma il turista che viene in Romagna e vuole ballare il tanto decantato liscio dove va?
Caro Giorgio, d'accordo, Ivano Nicolucci, o Carlo Baiardi, o Tugnaz, o Franco Bergamini sono stati dei formidabili esecutori, ognuno con le sue caratteristiche. Ma se queste caratteristiche non fossero state messe in risalto dal talento di Secondo Casadei, che "cuciva" loro addosso il brano, proprio come un sarto, i capolavori di cui parli non sarebbero stati tali. Altroché "il gioco è fatto"... E per fortuna che non era un gran musicista!!! Se con la tua affermazione intendi che non era diplomato al conservatorio e non aveva una formazione classica, ok, ma sapeva trasmettere emozioni alla gente, un dono che non tutti hanno.
la musica di secondo casadei e' inimitabile ,ogni suo brano da delle emozioni particolari,cito ad esempio dolore,ricordando rossini ,mezzzogiorno.il nipote raoul ha rovinato tutto e il figlio mirko prosegue la distruzione .l'unica orchestra che porta avanti con la testa la musica di secondo casadei e' la storia di romagna,naturalmente suonando tutto dal vivo,portando la mente indietro nel tempo ci fa sognare .veri appassionati se vi capita andateli ad ascoltare ne vale la pena,secondo casadei ne andrebbe fiero
Effettivamente non era un gran musicista come è ricordato ma sapeva quello che voleva e, con a fianco dei monumenti come Ivano Nicolucci e Carlo Baiardi il gioco era presto fatto e potevano nascera dei capolavori come "il re del sax, in bocca al lupo dolore, tormento e innumerevoli altri" Sapeva di poter diventare un mito, lo volle e data la sua determinazione lo divenne. Grazie a lui comunque naqquero decine di orchestre con musicisti veramente con le palle, fatta eccezione naturalmente per quello strimpellatore di suo nipote che ha saputo sfruttare a modo il nome dello zio che sicuramente ancora si girerà nella tomba come un vecchio microsolco: questo naturalmente è solo la mia opinione, opinabile naturalmente, di appassionato di musica romagnola.Quella vera naturalmente non quella fotocopia venuta male che ha tentato di suonare Raoul. Saluti a tutti da Giorgio
cerco notizie su mamma mia mamma di se ben ricordo "casadei -fagiolini-tovani",non riesco a capire chi fosse tovani,la mia e- mail walterbaglini@yahoo.it
Casadei le plus grand orchestre au monde !! je suis francais et j'adore toute ces chansons on bercé mon enfance !!! VIVA LA ROMAGNA
Il maestro Secondo è inimitabile, e devo dire che la sua musica è di una bellezza che non ha paragoni. In Veneto quando arriva l'orchestra La Storia di Romagna, che suona nello stesso stile la musica del grande maestro, il sottoscritto Gabriele Bettella di Padova, va a ballare senza pensarci un attimo.
A chi ha detto "di tutto e di più" su Secondo Casadei... Vi rendete conto che ha creato il Liscio Romagnolo e nella sua orchestra ha fatto crescere persone che poi hanno fondato orchestre storiche della romagna? Cito solo alcuni nomi per rinfrescrvi la memoria: Vittori Borghesi, Terzo Fariselli, Carlo Baiardi, Ivan Novaga, Ivano Nicolucci, Tonino Zoli (Tugnaz), Renzo Vallicelli, Franco Bergamini....In più ha fatto esordire la prima donna cantante sul palco: Arte Tamburini (una grandissima donna). Dall'orchestra di Secondo casadei sono nate nuove formazioni chreate dagli elementi di spicco che si sono forgiati nella sua orchestra, Il caso più ecclatante è stato il Folklore di Romagna che con Arte Tamburini alla voce e Tugnaz al clarino/sax hanno riempito almeno due decenni di buon liscio romagnolo. come potete vedere non commento nè Raoul Casadei nè il figlio, tutta un'altra musica. (firmato William da Imola)
secondo è stato un grande. son convinto che senza di lui non esosteva il liscio e le balere.. lo dici da orchestrale fu il primo a portare innovazioni.. un genio...
Sono 17 anni che ballo il folk romagnolo, sono 5 anni che studio clarino, ascolto e suono il folk romagnolo e lo insegno ai miei allievi a scuola di ballo. E tutte le volte che sento questa musica ho veramente la pelle d'oca (non scherzo! mi viene davvero). Il folk che ascoltiamo oggi deriva dai famosi valzer austriaci e dalle mazurke e polke polacche, riarrangate e riprogettate nel tempo dai musicisti del Triangolo della Romagna dell'epoca, dove il folklore si è maggiormente sviluppato. Prima di Secondo c'era sicuramente Zaclèn, ma il Maestro è stato sicuramente il più grande innovatore, tanto che le attuali orchestre romagnole (quelle fatte per bene!) hanno tutte il suo stampo (batteria, chitarra, basso, sax, clarino in do, violino, fisa, tromba, cantanti uomo e donna). Il Maestro Secondo Casadei è intoccabile in tutte le sue qualità.